La ricerca artistica di Daniela Spaletra si è sempre svolta all’insegna dell’impegno sociale ed ambientale, attraversando con disinvoltura le più diverse modalità espressive.
In Respiro viene proposta un’installazione complessa, in cui si sovrappongono una foto di ambiente marino proveniente dall’ENEA e una tela del 2010, Infinito, con un suggestivo accompagnamento sonoro. La foto, che ovviamente rimanda al tema della mostra e rappresenta una specie di cuore segreto e nascosto del lavoro, interessa all’artista per la luce che può catturarne, per creare un ambiente marino in cui i vari quadrati blu della tela palpitano e sviluppano sensazioni sinestetiche, innestate già dal titolo. Gli appassionati d’arte riconosceranno una variazione tecnologica del famoso lavoro di Pino Pascali Trentadue mq di mare. Cambia la prospettiva: non si gira intorno all’opera, ma vi ci si immerge, con una sollecitazione rivolta a tutti i sensi.
L’auspicio dell’artista è che dall’esperienza sensoriale derivi una riflessione sulla complessità e la delicatezza dell’ambiente marino, costantemente minacciato dall’intenso sfruttamento umano.


Enrico Formica